Didone Innamorata
Riassunto
Dopo aver perso il padre in Sicilia, Enea giunge a Cartagine dove viene accolto dalla regina Didone. Ella, ascoltando i racconti degli intrepidi viaggi di Enea, si infatua dell’eroe. Decide quindi di confidare i propri sentimenti e dubbi alla sorella Anna, che le consiglia di arrendersi all’amore e tradire la promessa fatta al marito defunto.
Struttura del testo
L'indicibile amore di Didone
, da riga 1 Ma la regina […] a riga 5 […] il riposo che placa.Didone si confida ad Anna
, da riga 6 Con il seguente […] a riga 30 […] ne riempì il seno.La speranza sopraggiunta a Didone
, da riga 31 Anna risponde […] a riga 53 […] e intrattabile è il cielo.Il consenso degli Dei
, da riga 54 Questo dicendo […] a riga 73 […] foriera di morte.La città paralizzata da un addio
, da riga 74 Ora con sé […] a riga 89 […] portati su al cielo.
Commento del brano
Personaggi
- Didone è la fondatrice e la regina di Cartagine; accoglie Enea e si innamora perdutamente di lui. Nel brano si denota un senso di colpa dovuto alla promessa di fedeltà fatta al defunto marito Sicheo (riga 15-22: se non avessi…che ora vacilla l’animo); Didone viene descritta come una donna affascinante viste le numerose proposte di matrimonio da lei rifiutate (r.35-36: nessun pretendente ti ha mai piegato…e anche gli altri).
- Enea è il protagonista principale di tutta l’opera, il quale viene descritto come un guerriero valoroso legato alla propria patria e che ha affrontato molte battaglie. I suoi racconti mitici lo rendevano affascinante e per questo suscitavano l’interesse di Didone e di molte altre donne (r.79: e pende di nuovo dal labbro di Enea che racconta).
- Anna è la sorella di Didone, che in questo brano assume un ruolo veramente molto rilevante, in quanto cerca di far cambiare idea alla regina, facendole capire che sposare Enea, avrebbe portato a dei vantaggi, tra cui la protezione del suo esercito contro le altre popolazioni nemiche (r. 39-49: Qui le citta dei Getuli…la gloria dei Punici!)
- Sichèo era il marito defunto di Didone, al quale aveva giurato fedeltà e amore eterno (r.28: Quello, colui…nel sepolcro li serbi!)
- Pigmalione, fratello di Didone, uccise Sichèo per assumere il potere di Tiro. Nel racconto viene nominato più volte come nemico della regina cartaginese. (r.43-44: E a che ricordate…minacce del fratello?)
Temi
Questo brano si basa principalmente sui rapporti e i sentimenti tra i personaggi. Il modo in cui Didone si confida con la sorella fa intendere il legame intenso di amicizia che c’è tra loro e che riesce ad andare oltre al tipico rapporto tra sorelle, infatti sono importanti l’una per l’altra (r. 31: O alla tua sorella più cara del sole). Didone è molto legata, ma soprattutto devota, anche al defunto marito e non vuole mancare alla promessa di fedeltà fatta (r. 15-17: se non avessi nell’animo...mi illuse e deluse), dimostrandosi molto decisa nel rispettarla (r.28-29: quello, colui…nel sepolcro li serbi). Inoltre, prova un senso di colpa per essersi innamorata dell’eroe troiano (r. 20-23: lo confesso Anna… vacilla, l’animo), e dimostra di provare un sentimento ostile per il fratello, causa della morte del marito (r. 21: e dalla strage fraterna che asperse i Penati) e delle minacce verso il suo popolo (r.43-44: e a che ricordare…le minacce del fratello). Il rapporto che ha con Enea sottolinea l’amore che la regina prova per l’eroe, ma che al tempo stesso non vorrebbe provare (r.38: ma muoverai guerra perfino a un amore gradito?); questa unione poteva inoltre essere vantaggiosa, da un punto di vista politico, in quanto Enea l’avrebbe protetta dai pretendenti che un tempo, aveva respinto (r.39: né ti ritorna in mente nei campi di chi hai posato sede?).
Tempo e spazio
La durata del brano è di una giornata intera, inizia all’alba dopo la notte insonne di Didone (r. 5-7: né il tormento…l’umida ombra dal cielo) e si conclude con l’arrivo del nuovo giorno (r. 81: la luna… al declino). Principalmente il brano è raccontato al presente e al passato e non sono presenti molti avverbi di tempo. Il brano è ambientato nelle stanze del palazzo reale (si presuppone che il dialogo tra le due sorelle avvenga nella stanza da letto di Didone, dopo il risveglio della regina; r.82: sola si strugge nei vuoti di casa e si adagia sui drappi ora lasciati) e tra le strade di Cartagine (r.68-69: l’infelice Didone arde…per la città; r.74-75: ora con sé fra le mura…quasi pronta). Vengono citati inoltre i luoghi natali dei personaggi come Tiro (città da cui proviene Didone), Libia e Africa (da cui provengono i pretendenti).